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Le alternative alla plastica biodegradabile non sono necessariamente migliori per Singapore, affermano gli esperti

SINGAPORE: Si potrebbe pensare che il passaggio dalla plastica monouso alle alternative alla plastica biodegradabile sia positivo per l’ambiente, ma a Singapore “non ci sono differenze effettive”, hanno detto gli esperti.

Spesso finiscono nello stesso posto: nell’inceneritore, ha affermato il professore associato Tong Yen Wah del Dipartimento di ingegneria chimica e biomolecolare dell’Università Nazionale di Singapore (NUS).

I rifiuti di plastica biodegradabili fanno la differenza per l’ambiente solo quando vengono sepolti nelle discariche, ha aggiunto.

“In queste situazioni, questi sacchetti di plastica possono degradarsi più velocemente rispetto a un normale sacchetto di plastica in polietilene e non avranno alcun impatto sull’ambiente.Nel complesso, per Singapore, potrebbe essere addirittura più costoso incenerire la plastica biodegradabile”, ha affermato il prof. Assoc Tong.Ha spiegato che ciò è dovuto al fatto che alcune opzioni biodegradabili richiedono più risorse per essere prodotte, il che le rende più costose.

L’opinione concorda con ciò che la dottoressa Amy Khor, ministro senior per l’ambiente e le risorse idriche, ha affermato in Parlamento in agosto, secondo cui una valutazione del ciclo di vita delle borse della spesa monouso e dei prodotti usa e getta da parte dell’Agenzia nazionale per l’ambiente (NEA) ha rilevato che la sostituzione plastica con altri tipi di materiali di imballaggio monouso “non è necessariamente migliore per l’ambiente”.

“A Singapore, i rifiuti vengono inceneriti e non lasciati nelle discariche a degradarsi.Ciò significa che i requisiti in termini di risorse dei sacchetti oxo-degradabili sono simili a quelli dei sacchetti di plastica e hanno anche un impatto ambientale simile una volta inceneriti.

“Inoltre, i sacchetti oxo-degradabili potrebbero interferire con il processo di riciclaggio se mescolati con la plastica convenzionale”, afferma lo studio della NEA.

La plastica oxo-degradabile si frammenta rapidamente in pezzi sempre più piccoli, chiamati microplastiche, ma non si decompone a livello molecolare o polimerico come la plastica biodegradabile e compostabile.

Le microplastiche risultanti vengono lasciate nell’ambiente per un tempo indefinito finché non si distruggono completamente.

L’Unione Europea (UE) ha infatti deciso a marzo di vietare gli articoli realizzati in plastica oxo-degradabile insieme al divieto della plastica monouso.

Nel prendere la decisione, l’UE ha affermato che la plastica oxo-degradabile “non si biodegrada adeguatamente e quindi contribuisce all’inquinamento da microplastiche nell’ambiente”.


Orario di pubblicazione: 22 dicembre 2023